Testimonianze

Giovanna faceva il suo lavoro con una passione eccezionale. Era intraprendente, caparbia, creativa. Le piaceva scherzare e fare battute in dialetto parmigiano... senza riuscirci!! Quel suo viso luminoso dava tranquillità e sicurezza... Sempre allegra, entusiasta... Era impossibile vederla col muso o arrabbiata. Ma quelle rare volte che era arrabbiata faceva preoccupare tutti!! Ricordo che un giorno stavamo scherzando e io feci una battuta su una persona. Lei si fece improvvisamente seria e con un sorriso largo un chilometro mi disse le cose come dovevano essere... Giovanna era così: in quello che non approvava, non c'era critica, semplicemente "chiudeva"... Se tu puntavi su di lei per avere un appoggio in fatto di critiche o pettegolezzi su qualcuno, non ci stava. Non c'era mai il dito puntato... Era ferma, determinata, capace di dire dei si e dei no... Era una persona "pulita" nel senso più profondo del termine, modesta, integra, coerente. Direi che era una persona "in punta di piedi"... C'era sempre, ma senza disturbare, senza invadere.

Se oggi fosse qui le chiederei: Giovanna cosa ti piaceva fare di più: la fisioterapista o il lavoro in parrocchia? Ma conosco già la risposta: penso che risponderebbe: tutti e due. Perché viveva il lavoro come una missione... mettendoci non solo tutta la propria professionalità, ma quell'amore che portava in sè ovunque andava...

Qualsiasi problema io avessi, sentivo che, se avevo bisogno, mi potevo "attaccare"... Questo per me è stato il punto forte di Giovanna... Potevo dirle tutto di me... Mi ascoltava, coglieva e, al momento opportuno cercava di mettere ordine... Oggi, pensando a lei, credo che vivesse già con una mano attaccata di là... E forse, per chi le era accanto faceva semplicemente da conduttore...